Difficoltà Ortografica Inglese? Una Necessità Storica.
Ho scritto questo articolo 21 anni fa per la prestigiosa Rivista degli Stenografi – fondata a Firenze nel 1877! L’ho scritto in inglese e poi l’ho tradotto in italiano. In questo articolo spiego i motivi per la ortografia difficoltosa della lingua inglese, che sono principalmente storici. Per esempio, sapevi che il primo tentativo di scrivere la lingua inglese risale a 1400 anni fa, quando i primi missionari sono arrivati nel paese degli anglo-sassoni? Cercavano di trascrivere le lingue di queste tribù germaniche usando le 23 lettere dell’alfabeto romana. Ovviamente i suoni del latino erano diversi dai quelli delle lingue locali. Dovevano mettere insieme delle lettere per rappresentare alcuni suoni. Così iniziavano i problemi di spelling!
The Fisherman and his Soul
The Fisherman and his Soul, ovvero ‘Il Pescatore e la sua anima’, una bellissima favola di Oscar Wilde, fu pubblicata nel lontano 1891. Fu scritta in una prosa limpida e melodica, perfetta per i bimbi prima di fare le nanne. Inoltre, fin dall’inizio le favole di Wilde offrivano ispirazione agli illustratori più bravi.
Bene, una quindicina di anni fa, la mia capa e la fondatrice della casa editrice Black Cat voleva fare una nuova edizione facilitata di questa favola con le illustrazioni di un pluripremiato artista. Come puoi vedere dalla copertina, questo artista è riuscito alla grande!
E il testo facilitato e semplificato? La mia capa voleva che rispecchiasse la poesia e la musicalità dell’originale di Oscar Wilde il più possibile, e così ha affidato il compito a me. Per me era un grande onore!
Bene, sono riuscito e questo libro di 15 anni fa è ancora in stampa.
Letteratura inglese – la mia antologia
Ho scritto questo antologia di letteratura inglese e americana insieme a due prof inglesi – più di 20 anni fa. Uao! time sure does fly! Mi sono divertito molto a farlo. Sembrava il lavoro ideale – leggere e scrivere sulla grande poesia e prosa in lingua inglese. Per esempio, ho potuto gustare a fondo la prima opera di una ragazza 18enne – il risultato di una scommessa fra amici per vedere chi poteva scrivere il libro più spaventoso. Ovviamente, la teenager, Mary Wollstonecraft Shelley, ha vinto con un romanzo che continua a terrorizzarci anche oggi: Frankenstein.
La mia prima impressione quando riguardo questo libro è: Mamma mia quanto lavoro! La casa editrice La Spiga era piuttosto piccola allora e ho fatto quasi tutto per produrre il libro: la ricerca, la scrittura, la revisione delle bozze e la ricerca iconografica. Ovviamente la stesura e la stampa e la vendita erano nelle mani esperti dei colleghi a Vigevano.
Ho cercato di presentare – oltre ai fatti storici principali – quei fatti che potrebbero risultare più intriganti per i lettori di oggi.
Per esempio, sapete che l’inghilterra anglosassone, cioè quell’insieme di tribù germaniche, fu sconfitta dal duca dei Normanni, Guglielmo nel lontano 1066? E che gli anglosassoni stessi sono diventati i villani e lavorati della aristocrazia franco-normanna? Ancora oggi la lingua inglese contiene tracce di questa divisione di casta di 1000 anni fa! Alcuni esempi, la parola per sedia può essere “chair” dal francese normale – una parola di tutto rispetto – oppure la umile “stool”, uno sgabello. Ancora più interessanti sono le parole per i vari tipi di carni: le bestie stesse, curati dai villani anglosassoni, hanno nomi anglosassoni. Ma una volta le bestie erano macellate, la loro carne prendeva i nomi francesi prima di essere degna di apparire ai banchetti franco-normanni: così l’anglosassone “cow” diventava “beef”; i “pigs” diventavano “pork”; “sheep” diventavano “mutton” e, i “calves” diventavano “veal”.
Kim
Ho scritto questo libro più di 10 anni fa ed è tutt’ora in commercio. Non male! E’ una versione facilitata del romanzo Kim di Rudyard Kipling, che uscì nel lontano 1901. Kim, il protagonista, è un orfano, figlio di un soldato irlandese dell’esercito britannico. Kim è una specie di scugnizzo indiano che vive di espedienti nelle strade di Lahore (adesso in Pakistan ma allora parte dell’India britannica, il Raj) . Un giorno Kim incontra un Lama tibetano. Loro diventano amici e fanno un viaggio favoloso attraverso il nord dell’India lungo la Grand Trunk Road, una delle strade più antiche e più lunghe dell’Asia – ha più di 2500 anni ed è lunga più di 3600 chilometri. Inoltre Kim viene usato dai servizi segreti dell’Impero per consegnare messaggi ai militari. Così abbiamo un fantastico racconto per ragazzi che molti considerano uno dei più grandi romanzi della letteratura anglofona di sempre.
A Parte la preparazione del testo accorciato e facilitato, il libro contiene articoli che ho scritto sul Buddhismo, le parole indiane in inglese (ce ne sono tante, come avatar, bungalow, jungle, punch, pyjamas, shampoo e veranda per dire solo alcune!) e il complesso rapporto fra Kipling, il grande difensore dell’Impero, e India.
Buona lettura!
The Importance of Being Ernest
The Importance of Being Ernest è una delle più amate commedie del grande teatro inglese. Il suo titolo è un gioco di parole pressochè intraducibile in italiano. “Ernest” è un nome comune che si pronuncia esattamente come la parola “earnest”, “sincero” in italiano. Infatti, il titolo è stato variamente tradotto come L’importanza di essere Franco, L’importanza di essere Fedele, L’importanza di essere Probo, L’importanza di essere Costante o L’importanza di essere Onesto.
Con i miei saggi introduttivi e gli vari esercizi presento il meraviglioso mondo del teatro londinese del fine 800 e la vita di Oscar Wilde, un uomo controverso, arguto e simpatico che ancora fa molto ridere!
The Suicide Club
Sono molto orgoglioso di questo libro – è stato il primo di una serie di letture facilitate di grande successo, venduta in tutto il mondo.
La storia ha avuto inizio quando ho trovato un libro in inglese di una casa editrice di Genova nella mia cartoleria di fiducia in Garbagnate, più di 30 anni fa!. Ho telefonato e parlato con la fondatrice e proprietaria di Black Cat. Lei mi ha invitato a trovarla alla Bologna Children’s Book Fair di parlare di un grande progetto. Ci sono andato volentieri. Ci siamo incontrati al suo stand – allora con pochi libri – e mi ha dato l’incarico! Mi sa che mi ha scelto più per simpatia che per altro. Ero solo all’inizio della carriera nell’editoria italiana.
Ho scelto una serie di raccontati strabilianti del grande narratore scozzese Robert Louis Stevenson. La mia versione facilitata insieme a note biografiche e esercizi è stata un grande successo e sono andato avanti con Black Cat per quasi vent’anni!
The Legend Hunter
Avrò scritto questo libro 30 anni fa. Proprio all’inizio dell’era dell’internet, quando la rete era ancora un’entità sconosciuta e vagamente minacciosa – dopotutto, era stato programmato inizialmente dal militare USA.
The Legend Hunter è la storia di un ragazzo appassionatissimo di computer e delle famose leggende metropolitane (urban legends) – storie raccontate come se fossero vere in tutte le città del mondo. Di solito hanno una premessa tipo, “Questa è una storia vera! E’ successo alla cugina di mia migliore amica…”
Un esempio molto famoso parla dei alligatori albini che abitano nelle fogne sotto la città di New York. Come sono arrivati laggiù? Una volta i turisti tornando dalle vacanze nello stato di Florida portavano come regali per i loro nipotini, cuccioletti di alligatori come animali domestici. Spesso, questi nipotini si stufavano di questi piccoli e voraci rettili. Che fare? Ovvio! Buttali nel cesso e tira lo sciacquone! E così i piccoli alligatori finivano dentro le fogne dove si rimpinzavano di topi e ratti finché non erano dei bestioni enormi . Ovviamente, con la mancanza di luce solare, erano anche bianche!
Oltre a queste creature delle fogne, nostro eroe, il cacciatore di leggende, conoscerà anche il caso del cane avvelenato, il killer con il gancio e anche, per davvero, uno degli ingegneri che avevano disegnato e costruito l’ENIAC (Electronic Numerical Integrator and Computer) il primo computer elettronico e programmabile di uso generale del lontano 1945!